sabato 15 settembre 2007

Subprime


SUBPRIME
Detto dei mutui, sta letteralmente per "sotto i primari", cioè mutui di qualità inferiore alla prima qualità. Il termine è diventato celebre per la crisi immobiliare del 2007 negli Usa, quando i Subprime Mortgages, i mutui subprime, sono stati colpiti da un'ondata di mancati pagamenti dai debitori. E' appunto la qualità scadente dei debitori di un certo mutuo a definirlo "subprime". Poichè le società che prestano soldi a debitori scadenti esigono interessi più alti per il maggior rischio che corrono, sono anche più facilmente esposte a fallire. Come è successo nel 2007, perchè la banca centrale ha alzato i tassi e di riflesso la capacità dei debitori di rimborsare, per lo più in un momento di prezzi calanti delle case.
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subprime, o "B-Paper", "near-prime" o "second chance" sono quei prestiti che vengono concessi ad un soggetto che non può accedere ai tassi di interesse di mercato, in quanto ha avuto problemi pregressi nella sua storia di creditore. I prestiti subprime sono rischiosi sia per i creditori che per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse, cattiva storia creditizia e situazioni finanziarie poco chiare, associate a coloro che hanno accesso a questo tipo di credito.
La tipologia subprime comprende un'ampia varietà di strumenti di credito, quali i mutui subprime, i prestiti d'auto subprime, le carte di credito subprime.
Un'attività subprime si qualifica prevalentemente per lo stato della parte debitrice. Un mutuo subprime è, per definizione, un mutuo concesso ad un soggetto che non poteva avere accesso ad un tasso più favorevole nel mercato del credito. I debitori subprime hanno tipicamente un basso punteggio di credito e storie creditizie fatte di inadempienze, pignoramenti fallimenti e ritardi. Poiché i debitori subprime vengono considerati ad alto rischio di insolvenza, i prestiti subprime hanno tipicamente condizioni meno favorevoli delle altre tipologie di credito. Queste condizioni includono tassi di interesse, parcelle e premi più elevati.
Coloro che proponevano i mutui subprime negli Stati Uniti, hanno sottolineato il ruolo che questa tipologia creditizia ha nell'estendere l'accesso al mercato del credito a consumatori che non l'avrebbero altrimenti. Eppure gli oppositori hanno criticato l'industria del credito subprime per aver messo in atto pratiche predatorie, come l'aver accettato clienti che non avevano chiaramente le risorse per soddisfare i termini dei contratti. Queste critiche sono aumentate esponenzialmente a partire dal 2006, in risposta alla crescente crisi dell'industria statunitense dei mutui ipotecari subprime: centinaia di migliaia di debitori sono stati costretti all'insolvenza e per molte compagnie prestatrici è stata presentata istanza di bancarotta.

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